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Web

[Tool] Newsmap, l’aggregatore di news in tempo reale

Notizie, notizie e ancora notizie. Una redazione online vive di news, informazioni e indiscrezioni. Internet prima e i social media poi hanno moltiplicato esponenzialmente le fonti e i canali in grado di dirci cosa sta succedendo in Italia e nel mondo.

Chiunque si occupi di giornalismo ha bisogno di organizzare un flusso sempre più complesso di stimoli e deve essere in grado di capire, in tempi possibilmente brevi, se approfondire un semplice lancio di agenzia con un articolo oppure dedicare la propria attenzione ad altri argomenti.

Sul web la tempestività è cruciale: prima arrivi sulla notizia e prima i motori di ricerca noteranno il tuo contenuto. Essere veloci non basta, certo, occorrono anche autorevolezza e una buona ottimizzazione del titolo e del testo, ma è sicuramente un buon modo per dire a Google che esisti.

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Social network

Twitter, 5 consigli per capirlo (e cominciare ad usarlo)

Twitter chiuderà il 2014 con quasi 300 milioni di utenti attivi dichiarati  (anche se ultimamente la crescita di Instagram sta preoccupando i vertici dell’azienda di San Francisco). Siamo sempre lontani dai numeri di Facebook, ma di certo Twitter non si può più considerare un social media per pochi.
Da piattaforma di nicchia è rapidamente cresciuta per numero di utenti, fino a diventare il canale di comunicazione preferito da molti Vip, Brand e aziende.

Il mondo dell’informazione è stato uno dei primi ambiti dove Twitter ha trovato terreno fertile. Le testate giornalistiche ne hanno capito fin da subito il potenziale, grazie alla sua possibilità di rilanciare news in tempo reale.

Con un po’ di ritardo, un po’ per inesperienza un po’ per paura del “nuovo”, ultimamente anche la maggior parte dei giornalisti si sono decisi ad aprire un accunt Twitter e ora lo usano quotidianamente per dare visibilità ai loro articoli e per fare personal branding.

Come Social Media Editor in una redazione, ho avuto più volte il piacere di rispondere a domande che mi sono state rivolte dai giornalisti sull’utilizzo di Twitter.
Condivido qui sul blog le risposte che ho dato. Sono dei semplici consigli, dettati dal mio utilizzo quotidiano di Twitter. Sono indicazioni generiche e quindi applicate da tutti, sia da chi utilizza Twitter personalmente, sia da chi lo utilizza professionalmente

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Web

IABForum 2014 liveblog della prima giornata

Aggiornamenti in tempo reale.

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Seo

Ottimizzazione SEO: 6 errori che Google non perdona

L’ottimizzazione seo è un’attività importante quanto lo sviluppo del sito stesso. A cosa serve una bella grafica se poi le persone non trovano il tuo sito quando fanno una ricerca su Google?

Nell’avviare un progetto web occorre fare molta attenzione ai dettagli e niente deve essere lasciato al caso. Certo, produrre dei buoni contenuti è una condizione necessaria perché il traffico possa crescere, ma non è sicuramente un elemento sufficiente per incontrare il maggior numero di utenti possibili.

Ok, ti sei studiato qualche regoletta di base per avere una prima infarinatura: l’importanza del title, scegliere gli anchor text corretti, creare una buona keyword density, creare una sitemap chiara e ordinata e tracciare la salute del tuo sito tramite l’utilissimo Google Webmaster Tool. Non è abbastanza.

E’ fondamentale sapere anche quello che non si deve fare quando si ottimizza un sito per i motori di ricerca. Google può far sparire le tue pagine dal suo indice da un momento all’altro. Risultato: visite in picchiata e contenuti introvabili dai nuovi utenti.

Boostblogtraffic.com indica 6 errori da non commettere mai se non si vuole essere penalizzati da Google. Li riprendo in questo post e ma aggiungo anche qualche consiglio che ti possa aiutare a non cedere alla tentazione di utilizzare queste cattive pratiche.

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Social network

Social media editor: oltre al tweet c’è di più

Se vi dico Social Media Editor cosa vi viene in mente? Sono certo che se ponessi questa domanda qualche dirigente (anche di aziende medie e grandi) il più delle volte sentirei risposte come: “E’ il ragazzo che rilancia i nostri comunicati su Twitter e Facebook”.
In realtà questa semplificazione banalizza il lavoro del Social Media Editor, ruolo che sta diventando sempre più centrale all’interno delle aziende.

Jeremy Stahl, Social media editor del sito Slate dal lontano (!) 2010, aveva dichiarato: [blockquote source=”Jeremy Stahl, Social media editor di Slate”]Twitter e Facebook sono diventati strumenti molto più potenti per ottenere traffico verso i siti ed è quindi fondamentali sfruttarli al meglio per migliorare la qualità del traffico del sito e la soddisfazione dei lettori.[/blockquote].

Non è possibile dare una definizione esaustiva del Social media editor, un ruolo che deve adattarsi al contesto dentro al quale è inserito. In alcuni casi, il Social Media editor si occupa di creare e far crescere nuovi canali comunicativi, in altri casi è impegnato a monitorare le menzioni del Brand per il quale lavora sui social media e si inserisce all’interno delle conversazioni.

DigiDay ha deciso di contattare alcuni Social media editor selezionati a partire dalla realtà in cui lavorano: alcuni di loro fanno parte di staff editoriali di testate storiche, altri invece sono inseriti in contesti nati negli ultimi anni e che svolgono la loro attività solo in rete. Lo scopo è quello di sfatare alcuni “miti” relativi alla figura del Social media editor.