Il 2022 mi ha riavvicinato alla lettura, una passione che ultimamente avevo trascurato. Ma non solo: leggere mi ha fatto ritrovare un equilibrio che stavo perdendo.
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Le vacanze sono una cosa molto seria: è un periodo di stacco fondamentale dalla quotidianità e dalla routine alla quale siete abituati per più di 11 mesi all’anno ed è un momento importantissimo che deve essere sfruttato al meglio per ricaricare le batterie.
In questo post voglio condividere con voi 10 buone abitudini che da qualche anno seguo personalmente per fare in modo che le mie ferie siano un momento, per così dire, ricostituente.
Twitter chiuderà il 2014 con quasi 300 milioni di utenti attivi dichiarati (anche se ultimamente la crescita di Instagram sta preoccupando i vertici dell’azienda di San Francisco). Siamo sempre lontani dai numeri di Facebook, ma di certo Twitter non si può più considerare un social media per pochi.
Da piattaforma di nicchia è rapidamente cresciuta per numero di utenti, fino a diventare il canale di comunicazione preferito da molti Vip, Brand e aziende.
Il mondo dell’informazione è stato uno dei primi ambiti dove Twitter ha trovato terreno fertile. Le testate giornalistiche ne hanno capito fin da subito il potenziale, grazie alla sua possibilità di rilanciare news in tempo reale.
Con un po’ di ritardo, un po’ per inesperienza un po’ per paura del “nuovo”, ultimamente anche la maggior parte dei giornalisti si sono decisi ad aprire un accunt Twitter e ora lo usano quotidianamente per dare visibilità ai loro articoli e per fare personal branding.
Come Social Media Editor in una redazione, ho avuto più volte il piacere di rispondere a domande che mi sono state rivolte dai giornalisti sull’utilizzo di Twitter.
Condivido qui sul blog le risposte che ho dato. Sono dei semplici consigli, dettati dal mio utilizzo quotidiano di Twitter. Sono indicazioni generiche e quindi applicate da tutti, sia da chi utilizza Twitter personalmente, sia da chi lo utilizza professionalmente
Social media in a day
Numeri impressionanti. Uno mole di informazioni create, scambiate e diffuse in sole 24 ore che sarebbe impensabile per contenuti non digitali.
La cosa che mi è sempre sembrata curiosa di questo processo è che tutto rimane tracciato, ma allo stesso tempo tutto perde di rilevanza, in pochi istanti. Se dovessi aprire la mia pagina di Facebook ogni cinque minuti troverei sempre contenuti diverse, postate e proposte da persone differenti.
Facebook fa registrare numeri enormi e questo ormai non sorprende (c’è solo da chiedersi fino a quando manterranno un trend di crescita esponenziale), ma se pensiamo che ogni minuto si inviano quasi 44.450 tweets, ci rendiamo conto di quali dinamiche stiano plasmando le modalità di comunicare su queste piattaforme.
Interessante vedere, a proposito di Twitter, come un singolo tweet lanciato in rete da Lady Gaga possa potenzialmente venir letto da un numero di followers che raggiungono un numero pari alle copie quotidianamente stampate del Wall Street Journal, di Usa Today e del New York Times sommate tra loro.
Giovedì pomeriggio ho avuto il piacere di parlare per circa quattro ore a ventina di giornalisti e aspiranti tali nel corso di una Summer School organizzata dall’Almed dell’Università Cattolica di Milano.
La scuola di formazione, della durata di una settimana, ha come titolo: “Online Newsmaking. Tecniche e strumenti di progettazione e sviluppo di un newsmagazine in Internet“.
A me è stato affidato il modulo riguardante i rapporti tra le testate giornalistiche e social media. Ho cercato, per quanto possibile, di dare loro un quadro generale dell’ecosistema complesso dei social media, di come internet sia stato e sia tutt’ora uno strumento democratico di diffusione dell’informazione e di come le piattaforme sociali siano degli ambienti con dinamiche totalmente diverse da quelle dei media tradizionali.
Non sono mancate indicazioni pratiche e piccoli consigli per cominciare subito a pubblicare materiali sui più utilizzati e noti canali come Twitter, Youtube, Facebook e Flickr.
Grazie a tutti i ragazzi che hanno avuto la pazienza di ascoltarmi e grazie per gli interessanti scambi di battute durante lo speech, la pausa caffè e il post-intervento! 😉
Per tutti loro (glielo ho promesso 🙂 ) e per tutti gli altri interessati metto disposizione le slide che ho preparato. Sono più di 150…armatevi di pazienza e se riuscirete a superare la cinquantesima mi riterrò onorato.
I commenti, non sto neppure a dirlo, sono a vostra disposizione.