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Raggiungere più clienti grazie a una piattaforma di Multi-Channel marketing

Come incrementare la propria clientela con l’e-mail marketing

Il fenomeno del marketing digitale sta prendendo piede in maniera sempre più diffusa, grazie alle enormi potenzialità offerte dalle più moderne tecnologie.

L’ambiente del web e della telefonia mobile rappresentano gli strumenti elettivi di questo tipo di attività comunicativa e promozionale, ormai orientata verso una strategia Multi-Channel, per entrare in contatto con i potenziali clienti attraverso l’utilizzo di diversi mezzi di comunicazione.

Società affermate da anni nel settore, come la spagnola MDirector, assicurano oggi la possibilità di raggiungere e seguire nuovi contatti mediante l’utilizzo integrato di e-mail, sms e social network come Facebook. Il sistema che sfrutta tali mezzi di comunicazione fa capo ad un’unica piattaforma di e-mail marketing, consentendo all’azienda cliente di gestire il proprio portafoglio contatti con estrema semplicità.

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Social network

3 idee per usare la nuova funzionalità “Invia messaggio” delle pagine Facebook

Facebook, in sordina e gradualmente come ormai ci ha abituati, sta rilasciando una nuova feature per le Pagine. Si tratta della funzionalità “Invia messaggio”, visibile da parte dei gestori della pagina e che compare in corrispondenza del commento di un fan al post della pagina.
L’opzione si va ad aggiungere ai ben noti “Mi piace” e “Rispondi”.

Nuova funzionalità "Invia messaggio" per le pagine Facebook
La nuova funzionalità “Invia messaggio” si aggiungere alle azioni classiche del “Mi piace” e del “Rispondi”

A ben pensarci si tratta di una piccola rivoluzione per chi si occupa di gestire pagine Facebook: fino ad oggi gli admin non potevano mandare in messaggio one-to-one ad un fan in modalità privata e con il profilo della pagina, a meno che l’utente stesso non inviasse un messaggio privato alla pagina stessa.
L’introduzione dell’ “Invia messaggio” ribalta i ruoli e i pesi, consegnando nelle mani di tutti quelli che si occupano di gestire una pagina uno strumento molto potente ma da utilizzare con attenzione per evitare rovinosi scivoloni.

Il suo funzionamento è semplice ed immediato: cliccando su “Invia messaggio” viene visualizzato un pop up in cui è possibile contattare il fan attraverso un messaggio privato non visibile agli altri fan della pagina.

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Social network

Social media editor: oltre al tweet c’è di più

Se vi dico Social Media Editor cosa vi viene in mente? Sono certo che se ponessi questa domanda qualche dirigente (anche di aziende medie e grandi) il più delle volte sentirei risposte come: “E’ il ragazzo che rilancia i nostri comunicati su Twitter e Facebook”.
In realtà questa semplificazione banalizza il lavoro del Social Media Editor, ruolo che sta diventando sempre più centrale all’interno delle aziende.

Jeremy Stahl, Social media editor del sito Slate dal lontano (!) 2010, aveva dichiarato: [blockquote source=”Jeremy Stahl, Social media editor di Slate”]Twitter e Facebook sono diventati strumenti molto più potenti per ottenere traffico verso i siti ed è quindi fondamentali sfruttarli al meglio per migliorare la qualità del traffico del sito e la soddisfazione dei lettori.[/blockquote].

Non è possibile dare una definizione esaustiva del Social media editor, un ruolo che deve adattarsi al contesto dentro al quale è inserito. In alcuni casi, il Social Media editor si occupa di creare e far crescere nuovi canali comunicativi, in altri casi è impegnato a monitorare le menzioni del Brand per il quale lavora sui social media e si inserisce all’interno delle conversazioni.

DigiDay ha deciso di contattare alcuni Social media editor selezionati a partire dalla realtà in cui lavorano: alcuni di loro fanno parte di staff editoriali di testate storiche, altri invece sono inseriti in contesti nati negli ultimi anni e che svolgono la loro attività solo in rete. Lo scopo è quello di sfatare alcuni “miti” relativi alla figura del Social media editor.

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Social network

Social Media e Online Newsmaking: la presentazione

Giovedì pomeriggio ho avuto il piacere di parlare per circa quattro ore a ventina di giornalisti e aspiranti tali nel corso di una Summer School organizzata dall’Almed dell’Università Cattolica di Milano.
La scuola di formazione, della durata di una settimana, ha come titolo: “Online Newsmaking. Tecniche e strumenti di progettazione e sviluppo di un newsmagazine in Internet“.

A me è stato affidato il modulo riguardante i rapporti tra le testate giornalistiche e social media. Ho cercato, per quanto possibile, di dare loro un quadro generale dell’ecosistema complesso dei social media, di come internet sia stato e sia tutt’ora uno strumento democratico di diffusione dell’informazione e di come le piattaforme sociali siano degli ambienti con dinamiche totalmente diverse da quelle dei media tradizionali.

Non sono mancate indicazioni pratiche e piccoli consigli per cominciare subito a pubblicare materiali sui più utilizzati e noti canali come Twitter, Youtube, Facebook e Flickr.

Grazie a tutti i ragazzi che hanno avuto la pazienza di ascoltarmi e grazie per gli interessanti scambi di battute durante lo speech, la pausa caffè e il post-intervento! 😉

Per tutti loro (glielo ho promesso 🙂 ) e per tutti gli altri interessati metto disposizione le slide che ho preparato. Sono più di 150…armatevi di pazienza e se riuscirete a superare la cinquantesima mi riterrò onorato.

I commenti, non sto neppure a dirlo, sono a vostra disposizione.

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Social network

Cosa sono i social media oggi?

Facebook Friends Cartoon

Una segnalazione veloce ad una risorsa che mi è capitata sotto gli occhi in questi giorni. Si tratta di una presentazione di scenario digitale che vuole tratteggiare lo stato dell’arte dei social media prendendo come spunto alcuni numeri derivati dalle attività degli utenti in rete.

Con un titolo un po’ sopra le righe, “What The F*** is Social Media now” di All Digital mette in fila, in un centinaio di slide, alcune interessanti evidenze con lo scopo di raccontare cosa è diventata la rete ai giorni nostri.

Ecco, solo alcune delle cifre citate dalla presentazione:

  • 500 miliardi: numero di minuti spesi su Facebook al mese
  • 25 miliardi: contenuti condivisi ogni mese su Facebook
  • 500 miliardi: la quantità di singole alterazioni della percezione che, attraverso i social media, gli americani generano ogni anno
  • 24 ore: la lunghezza dei video uploadati su YouTube ogni minuto
  • 2 miliardi: il numero di video guardati ogni giorno su YouTube
  • 4 miliardi: il numero delle immagini caricate su Flickr

Tutto ciò dà immediatamente la percezione di un ecosistema di contenuti in continua cresci ed espansione che sta conoscendo uno sviluppo con tassi esponenziali. La cosa interssante è che i social media influenzano la vita al di fuori della rete. Un esempio lo si ricava direttamente da un dato condiviso nella presentazione: un sesto dei matrimoni dell’ultimo anno hanno unito persone che si sono conosciute o sono state messe in contatto attraverso siti di social network.

Scorrendo le slide mi sono chiesto: ha ancora senso parlare (solo) di fenomeno dei social media? A me pare quantomeno riduttivo.