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Apple Musica

Apple Music vs Spotify: chi vince la sfida?

In qualità di utente di Sportify Premium da oltre un anno, l’amico e collega Pino Pignatta mi ha chiesto di scrivere qualche impressione a caldo su Apple Music per il sito famigliacristiana.it, sito che seguo da settembre 2014 in qualità di Social Media Specialist e Content Editor.
Ecco cosa ne è venuto fuori dopo aver testato il servizio di Apple da qualche ora. Ho cercato di mettere in luce pregi e difetti che mi sono balzati all’occhio.

E’ tutt’altro che un giudizio definitivo: ai più potrebbe risultare addirittura lacunoso e impreciso. Ho semplicemente voluto buttare giù qualche riflessione immediata, istintiva, più simile ad un intuizione che a una riflessione approfondita. Lo sapete, quando vedo qualcosa marchiato con la Mela, difficilmente resisto ;).

Per questo sono aperto al confronto: Qualcuno di voi ha già avuto modo di provare Apple Music? Cosa ne pensate? Avete avuto le mie stesse impressioni?

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Musica

Colonna sonora di una domenica mattina qualunque

Gentilmente offerta dal genio di Giovanni Sebastiano nelle sue Variazioni Goldberg.

Una sola aria, 32 variazioni. Quasi più matematica che note, stando a quello che si dice in giro su quest’opera.
Alcuni la considerano ripetitiva. Altri la archiviano archivia sotto l’etichetta “un puro esercizio di tecnicismo”.

Per me, completo profano in materia, è semplicemente arte. Di quella più alta, di quella che ti fa chiedere di quali grandezze sia capace un essere umano e di quali possano essere i suoi limiti.

Un consiglio: se potete, ascoltate questi brani con una cuffia (non auricolari, quelli sono buoni per ascoltare la musica con l’iPhone).
Isolatevi dal mondo per un’oretta: ne vale la pena.

Buon ascolto!

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Musica

Venerdì Santo

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Apple Musica Recensioni

TuneUp: ordinare e catalogare i brani di iTunes automaticamente

TuneUp

Se c’è una cosa che proprio non mi piace è avere la mia libreria iTunes disordinata. Sarò anche paranoico e estremamente pignolo ma vedere tutti i miei brani belli ordinati e completati di tutti i campi principali mi provoca un piacevole senso di ordine 🙂
Non dispongo di migliaia di brani ma mi piace che tutte le informazioni siano precise per ridurre al minimo il tempo di ricerca di un brano.

Oggi mi sono imbattuto quasi per caso in TuneUp, un software che in modo totalmente automatico permette di tenere in ordine la vostra collezione musicale; utile soprattutto a chi può vantare una discografia sterminata.

Cosa fa TuneUp?

Il software offre un paio di servizi utili:

  • Funzione Pulisci. Trascinando il brano di cui non disponete tutte le informazioni o brani che mischiano più campi, il software è in grado di riconoscere la traccia, interrogare il proprio database e restituire una formattazione corretta e completa della canzone. Certo, si tratta di un servizio automatico ma ho avuto modo di metterlo alla prova e devo dire che i risultati che restituisce sono veramente ottimi
  • Funzione Copertina. Direi che questo servizio abbastanza autoesplicativo, no? :p

TuneUp

Quanto costa?

TuneUp si può scaricare da qui, e la versione free permette di “pulire” fino a 100 brani e di scovare 50 copertine. Dopo questi limiti sarà necessario acquistare il software.

Se volete acquistarlo, potete visitare la pagina dello store. Sono a disposizioni due versioni:

  • TuneUp Gold: 29,95$ per avere una licenza per un computer valida a vita
  • Tune Up Annuale: 19.95$ licenza per l’utilizzo valida un anno

Quasi quasi ci faccio un pensierino… A proposito, conoscete altri software che facciano lo stesso mestiere? Me li segnalate?

NB= chi compra brani solamente da iTunes ovviamente non ha problemi perché le canzoni vengono scaricate complete di tutti i dati in ordine e con la loro copertina. Ma si sa, non sempre tutti i brani che abbiamo sul nostro pc arrivano da iTunes. Chi ha orecchie per intendere, intenda… 🙂

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Musica Social network

YouTube e la musica sinfonica

youtubePrendo spunto dal blog dell’amico Luca Libonati, per parlare di un’iniziativa promossa da YouTube e che si sta volgendo al termine. L’idea è quella di raccogliere attraverso la piattaforma di YouTube le performance di musicisti sparsi per il globo con lo scopo di formare un’orchesta sinfonica che suonerà “realmente” alla Carnegie Hall di New York in Aprile.

Ovviamente la proposta è potenzialmente rivolta a tutte quelle persone che sanno suonare uno strumento e si vogliono mettere in gioco per mostrare al mondo (e a se stessi) quanto valgono. In questo processo, il Social Network diventa elemento centrale imprescindibile dell’iniziativa. E’ evidente che senza una piattaforma come YouTube, questo evento non potrebbe essere organizzato.

Ho fatto un giro sul canale dedicato all’iniziativa, queste sono le mie prime impressioni:

  • un recruitment effettuato attraverso un Social Media innalza sensibilmente la qualità del “prodotto finale”. Potenzialmente, ogni musicista al corrente di questa iniziativa, può partecipare mandando il proprio video. Chiaramente la selezione sarà passata dalle persone che dimostreranno le attitudini necessarie. La valutazione sarà quanto più possibile oggettiva visto che tutti i candidati di un singolo strumento dovranno eseguire lo stesso brano.  Senza dubbio, vista la vastità del bacino d’utenza, i finalisti saranno in grado di proporre performance di altissimo livello qualitativo.
  • L’iniziativa, che sicuramente si basa su strategie di marketing, ha un piacevole risvolto didattico e promotore nei confronti della musica. Nel canale dedicato all’iniziativa infatti sono presenti video didattici di illustri musicisti che attraverso video tutorial spiegano come eseguire il brano a seconda dello strumento prescelto.
  • Ogni candidato, a mio avviso, può sfruttare questa iniziativa per confrontare la propria esecuzione e verificare la propria tecnica guardando e osservando tutti gli altri parcipanti, autostimolandosi continuamente al miglioramento. In questo caso quindi, il Social Network diventa da un lato piattaforma di “competizione” e dall’altro strumento di incentivazione.

Sono i primi tre spunti che mi sono saltati in mente 🙂 Anzi no, ne ho un quarto da da proporre: se questo esperimento dovesse riscontrare successo potrebbe dare il via ad iniziative simili ma con fine diverso.

Il primo che mi salta in mente è una sorta di Recruitment 2.0