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La professione del programmatore in 16 gif animate

Breve disclaimer: questo post non è per tutti, ma solo per chi mastica un po’ le caratteristiche di una professione, quella del programmatore, che vive di momenti particolari ben conosciuti da tutti quelli che fanno questo lavoro.
Ecco allora una raccolta di gif animate che tentanto di raccontare, in maniera molto ironica, quali sono questi momenti e le emozioni provate dai developer. Pur non facendo questo mestiere, devo dire che alcune animazioni sono veramente divertenti.

Immagini che valgono più di mille parole.

Quando un programmatore carica qualcosa sul server di produzione:1

Quando un programmatore risolve qualcosa senza ricorrere a Google:
2

Quando un programmatore chiude la IDE senza aver salvato:
3

Quando un programmatore cerca di risolvere un baco alle 3 del mattino:2

Quando la sua regular expression restituisce quello che voleva:
2

Quando il capo gli dice che la cosa su cui sta lavcorando non verrà mai utilizzata:
2

Quando mostra al suo capo che ha corretto un bug:
7

Quando carica qualcosa sul server senza testarla e funziona come doveva:
7

Quando quelli del marketing mostrano agli sviluppatori cosa hanno venduto:
9

La prima volta che uno sviluppatore ha messo un CSS ad una pagina web:
10

Quando fanno una cosa che funzionava perfettamente venerdi sera e che non funziona più lunedi mattina:
11

Quando il cliente clicca su una cosa che non è un link:
13

Quando gli chiedono di dare una mano al venerdi pomeriggio:
14

Quando il cliente cambia le specifiche due giorni prima di andare in produzione:
16

Quando fa girare uno script per aggiornare il db e si accorge di aver cancellato il db:
14

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Guido, una chiacchierata e l’auto che non ti aspetti

Guido è un caro amico d’infanzia, da sempre appassionato di auto. Uno di quelli che considerava più importante (e appagante, immagino) spendere un pomeriggio a truccare il suo motorino che sbattere la testa sulle versioni di latino. Sono passati quasi dieci anni dall’ultima volta che ci siamo visti e ha trasformato l’amore per i motori un lavoro. Con un socio ha aperto un piccola officina di elettrauto e con qualche difficoltà iniziale sembra che ora le cose stiano ingranando.

Dopo un paio di minuti necessari ad aggiornarci reciprocamente su quello che è successo ultimamente nelle nostre vite, la discussione non poteva che ricadere sulle auto; è argomento di cui mi fa sempre piacere parlare anche se la mia competenza non è minimamente paragonabile a quella di Guido.
In più, da qualche mese sto valutando l’acquisto di un’automobile: quale migliore occasione di farsi consigliare da un amico? Abbiamo deciso, quasi per scherzo, di fare un piccolo giochino: rispondere a una serie di domande con lo scopo di escludere progressivamente tutte quelle marche e modelli di auto non corrispondenti ai requisiti. Un specie di rivisitazione del mitico gioco di società “Indovina chi?”, ve lo ricordate?

Un paio di premesse:
a) il sistema funziona se la vostra esigenza di comprare un auto e non avete una marca/prodotto preferito
b) potrete giungere a un risultato solo se avete un amico come Guido, cioè un’enciclopedia vivente più precisa delle schede di Quattroruote in grado di dirvi (ve lo assicuro) anche quali sono gli optional compresi nei diversi allestimenti delle auto in vendita in Italia.

Condivido con voi la serie di quesiti che Guido mi ha posto e che mi hanno permesso di individuare la mia auto ideale.

1) Da “tutti i giorni” o da “weekend”?
2) Berlina, station o monovolume?
3) Diesel o benzina o ibrida?
4) Cambio manuale o automatico?
5) Consumi o prestazioni sportive?
6) Italiana o straniera?
7) Tetto di spesa massima: max 10.000€, max. 15.000€, max. 20.000€, + di 20.000€?
8) Allestimento con piena connettività per lo smartphone (se non siete un malato di tecnologia come me, non fate caso a questa domanda)?

hyundai-i30
La Hyundai i30, a quanto pare la macchina più vicina alle mie esigenze.

Dunque, otto domande per capire la mia auto ideale. Non avevo in mente nessuna marca o modello particolare e il mio risultato è stato parecchio curioso, anzi direi proprio inaspettato. Le risposte che ho fornito corrisponderebbero (secondo il cervello/database di Guido) alla Hyudai i30. Un po’ scettico, ho dato un’occhiata al sito ed effettivamente caratteristiche tecniche, allestimenti e optional corrispondevano perfettamente alle risposte. Prima di questo “esperimento” non mi sarei mai sognato di prendere in considerazione un’auto del genere.

Ho salutato Guido, l’ho ringraziato per la chiacchierata e gli ho fatto i complimenti per la sua incredibile competenza. Io, ancora un po’ stupito, sono tornato a casa e ho cominciato a fare un giro sul sito Automobile.it 🙂

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Musica

Colonna sonora di una domenica mattina qualunque

Gentilmente offerta dal genio di Giovanni Sebastiano nelle sue Variazioni Goldberg.

Una sola aria, 32 variazioni. Quasi più matematica che note, stando a quello che si dice in giro su quest’opera.
Alcuni la considerano ripetitiva. Altri la archiviano archivia sotto l’etichetta “un puro esercizio di tecnicismo”.

Per me, completo profano in materia, è semplicemente arte. Di quella più alta, di quella che ti fa chiedere di quali grandezze sia capace un essere umano e di quali possano essere i suoi limiti.

Un consiglio: se potete, ascoltate questi brani con una cuffia (non auricolari, quelli sono buoni per ascoltare la musica con l’iPhone).
Isolatevi dal mondo per un’oretta: ne vale la pena.

Buon ascolto!

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Italia

La mia vacanza a Lampedusa, qualche pensiero sparso

Lampedusa é stata la meta della mia settimana di mare appena conclusa. Purtroppo la fortuna non mi ha assistito perché il vento di scirocco ha soffiato senza tregua sulla costa Sud, area dove sono presenti la maggior parte dei lidi che offre l’isola siciliana.

Raccolgo comunque alcune impressioni a caldo sull’esperienza: durante le giornate mi sono divertito ad osservare la vita e le abitudini di Lampedusa, dei suoi abitanti e dei turisti.

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Mondo

Amsterdam, ci vediamo (forse) l’anno prossimo

Ho sempre associato Amsterdam a una città da visitare in periodo invernale, meglio se a ridosso del capodanno. Che stranezza. Credo che l’involontaria associazione sia dovuta a un famoso video musicale di Cesare Cremonini, quando ancora faceva parte dei Lunapop. La mia mente da adolescente (sì, mi è capitato di ascoltare anche Cremonini e sì, ho avuto 17 anni anche io ) ha decretato questo legame che mi sono portato dietro negli anni.

Il mito di “città fredda” è però destinato a durare ben poco. Da qualche giorno sto curiosando in rete per sapere un po’ di più sulla capitale olandese in vista di una prossima mini-vacanza. Obiettivo: 4-5 giorni per scoprire Amsterdam. Un mix di cultura e turismo. Rigorosamente in bicicletta, visto che a detta di molti le due ruote sono il modo migliore per districarsi tra le viette caratteristiche della città.
Purtroppo non credo di riuscire ad andarci nei prossimi mesi: si rimanda di un anno.
Visto che però ho già fatto il lavoro, condivido con i miei tre lettori i miei appunti “organizzativi”. Magari qualcuno che c’è già stato può consigliarmi qualcosa da vedere che non ho considerato.