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Come nascondere il nome di una determinata categoria in WordPress

In alcuni temi di WordPress, soprattutto quelli un po’ più complessi che si usano per i magazine online, si usano le categorie per definire la posizione di visualizzazione degli articoli.
Come funzionano questi temi? Semplice, ogni blocco carica gli articoli di una determinata categoria, scelta dall’utente tra quelle esistenti.

Alcuni esempi? Categorie come “Slideshow“, “Alto dx“, “In evidenza” sono utili a chi deve decidere dove deve vedersi un contenuto all’interno dell’homepage, ma sono poco funzionali per il lettore perché non danno nessuna informazione sull’argomento trattato.

Alto DX è una categoria funzionale all’impaginazione del sito, ma incomprensibile per il lettore.

Ecco che allora può essere utile “nascondere” all’occhio del lettore queste categorie “di servizio” pur mantenendole attive e utilizzabili dalle opzioni del tema che avete scelto in modo da non compromettere la corretta collocazione dei vostri contenuti all’interno della pagina.

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Come installare WordPress in un dominio di terzo livello

WordPress è uno strumento semplice ma allo stesso molto potente: non a caso quasi un sito su tre nel mondo è stato creato con il CMS ideato da Matt Mullenweg.
Seppur nato con l’intenzione di dare la possibilità di creare il proprio sito anche a chi non è un programmatore, WordPress viene spesso sfruttato come “complemento” di progetti web più estesi e complessi.

Ecco solo alcuni esempi:

Questo post vuole spiegare brevemente come creare un’istanza di WordPress raggiungibile da un dominio di terzo livello – ad esempio https://blog.miosito.com – dove miosito.com è il sito “principale”, che può essere sviluppato con una tecnologia totalmente diversa e risiedere su un server differente.

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WordPress: 5 plugin che devi installare in ogni progetto

WordPress è di gran lunga il CMS più utilizzato al mondo. Qualche mese fa, il sito w3techs.com ha pubblicato alcuni dati che non lasciano spazio a interpretazioni: il software creato da Matt Mullenweg è il motore che fa girare un quarto dei siti online. Non male, eh?

Diffusione WordPress: le quote di mercato del 2015
La diffusione dei maggiori CMS nel mondo dal 2010 al 2016 (fonte)

Perché così tanto successo? Sicuramente il motivo principale è la semplicità di utilizzo e la sua flessibilità: con pochi click è possibile creare un sito di qualità professionale senza avere conoscenza tecniche di sviluppo.

Oltre al codice disponibile con l’installazione di base, è possibile aggiungere al proprio sito i plugin, componenti aggiuntivi in grado di arricchire di funzionalità il progetto che si sta costruendo.

Ecco, in questo post vorrei parlarti proprio dei plugin. Fino ad ora ho seguito personalmente decine di installazioni di siti WordPress relativi a progetti molto diversi tra loro: blog personali, negozi, eCommerce, testate editoriali, siti di servizi. Al pacchetto di base (si scarica da sito WordPress.org)  aggiungo sempre alcuni plugin fondamentali, a prescindere dal tipo di progetto che dovrò seguire.

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Temi WordPress gratis e premium con full background

WordPress, nato come strumento open source e gratuito per la gestione del blog, negli anni si è affermato come una soluzione completa per lo sviluppo di siti web. Semplice da installare, codice completamente personalizzabile  e una robusta community alle spalle sono i tre fattori chiave della diffusione di WordPress.
Il numero di funzionalità che la piattaforma mette a disposizione, grazie anche al grande numero di plugin e temi grafici disponibili, sono in grado di soddisfare le esigenze di chi ha bisogno di un sito web.

E’ proprio sull’evoluzione dei temi Worpress che vorrei soffermarmi in questo post. Una delle ultime “mode” in fatto di webdesign è la creazione di siti con un forte impatto fotografico, dove lo sfondo è costituito da un’immagine a tutto schermo e con contenuti testuali ridotti all’essenziale.
La scelta di temi di questo tipo sono ottimi per siti portfolio, fashion, fortemente focalizzati su un prodotto o semplicemente per un blog un po’ diverso dagli altri.

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I migliori plugin WordPress per i post correlati

Utilizzare un plugin per offrire una lista di “post correlati” è un’ottima strategia per far aumentare la permanenza degli utenti sul nostro blog e, di conseguenza, le pagine visualizzate da ogni singolo navigatore.

L’obiettivo principale di chi possiede un blog, infatti, è quello di fare conoscere i propri contenuti. Almeno nei primi tempi, quando ancora il blog non ha un pubblico fidelizzato, il traffico provieniente dai motori di ricerca è probabilmente quello con la percentuale maggiore.
Offire i contenuti correlati al termine di ogni post è un buon modo per dare un’idea a chi ci visita della profondità e della qualità degli articoli prosenti sul blog.

Questo blog usa WordPress e per questa piattaforma i plugin che permettono di visualizzare gli articoli correlati sono davvero molti; ho deciso di recensirne tre tra quelli che reputo i più validi.