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Regalatevi del tempo

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A tutti voi, amici, blogosferici, web addicted, nerd e geek i miei migliori auguri di un sereno Natale. Oltre ad abbuffarvi e a scartare montagne di pacchetti colorati, cercate di ritagliarvi un po’ di spazio per stare con voi stessi e con le persone che più amate.

Sorridete, chiacchierate, giocate, oziate. Questo è il vero regalo:  tempo per sè da dedicare agli altri, lasciando per un attimo da parte i tormenti quotidiani, di cui spesso siamo impotenti prigionieri.
In questi giorni di ferie, poche o tante che siano, riponete il vostro orologio nel cassetto (insieme al cellulare aziendale 🙂 ) e godetevi le cose senza preoccuparvi di quanto tempo ci mettete per assaporarle.

Per aggiornare blog, leggere feed RSS o per riflettere sull’ultima ricerca sui social media c’è sempre tempo. Il Natale, invece, è solo un giorno all’anno. Non sprecate l’occasione, potreste pentirvene.

Auguri!

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Questo post vale 10 euro per chi ne ha veramente bisogno

Scrivo volentieri questo post perchè potrà dare modo di devolvere 10 euro per una campagna promossa da Save The Children, la Onlus che da anni si occupa delle popolazioni meno fortunate.
L’impegno è stato preso da Promodigital che ha coinvolto vari blogger per diffondere questa inizitiva, e per questo li ringrazio. Dalla pagina cosa facciamo del sito Save the Children si legge:

Save the Children:

  • sviluppa progetti che consentono miglioramenti sostenibili e di lungo periodo a beneficio dei bambini, lavorando a stretto contatto con le comunità locali;
  • porta aiuti immediati, assistenza e sostegno alle famiglie e ai bambini in situazioni di emergenza, createsi a causa di calamità naturali o di guerre;
  • parla a nome dei bambini e promuove la loro partecipazione attiva, intervenendo per far pressione su governi e istituzioni locali, nazionali ed internazionali.

Di seguito il video che racconta l’iniziativa. Anche se è ironico, fa riflettere: a volte ciò che per noi e superfluo per altri (molti altri) è essenziale.

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Abarth Race Day: il video ufficiale

Ne ho già parlato perchè ci sono stato. Ieri i ragazzi di Dr.O-One, che mi hanno dato la possibilità di partecipare a questo interessante evento, mi comunicano che è stato girato un video ufficiale dell’evento. Eccolo:

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Abarth Race Day 2009: 16.000 cv in provincia di Brescia

Sabato ho respirato passione. La si poteva sentire ovunque. Chiacchiere, sorrisi, battutte di chi si trova poche volte l’anno ma sembra verdersi ogni giorno. Era il popolo degli Abarthisti, che si è dato appuntamento all’Autodromo di Franciacorta per l’Abarth Race Day 2009.

Ho partecipato anche io alla giornata accompagnato da mio fratello (molto più appassionato di motori rispetto al sottoscritto), invitato a prendervi parte in qualità di blogger.
Solitamente i raduni automobilistici sono fatti per far sentire tutti protagonisti per un giorno, dimostrando l’appartenenza ad un mondo speciale, che passa attraverso il possesso di una particolare vettura. Chiamarle auto, per gli appassionati, è assolutamente riduttivo.

Non avevo mai partecipato ad una manifestazione del genere prima d’ora e il mio atteggiamento è stato quello di curioso osservatore. Anche un po’ intimorito, a dire il vero. Sì, perchè non c’era persona in quel luogo che non sapesse per filo e per segno qualsiasi cosa avesse a che fare con il marchio Abarth.

Nonostante il brutto tempo abbia imperversato tutto il giorno, siamo stati graziati dalla pioggia che ci ha permesso di scorazzare tranquillamente tra i vari stand preparati all’interno dell’Autodromo, che per l’occasione si è trasformato in un mini-villaggio Abarth.

Essendo stato invitato, avrei dovuto avere dei piccoli privilegi in qualità di Guest ma, sinceramente, non se ne sono visti molti. Esempio: sia io che mio fratello abbiamo deciso di prendere parte ad una breve sessione di guida sicura organizzata dalla Scuola fondata da Sandro Munari, una vera e propria icona vivente (almeno per chi si intende di rally).
Fatto sta che noi Guest avremmo dovuto avere la sessione prenotata di diritto cosa che, in realtà, non è avvenuta. Poco male, ci siamo prenotati per la mattinata, ma ci siamo potuti sedere nelle auto solo con un ritardo di almeno un’ora, causa vari disguidi organizzativi.

Il buffet, invece, è stato il vero valore aggiunto di un pass come il nostro. Si è pututo bere e mangiare (non molto, in verità) gratuitamente grazie al servizio di catering giunto per l’occasione.

Per il resto, tra il circuito vero e proprio e il paddock si sono alternate diverse attività: i possessori di un auto Abarth potevano prenotare il proprio giro in pista, gli altri potevan provare l’ebbrezza di stare seduti di fianco ad un pilota mentre quest’ultimo tirava il freno a mano continuamente intorno ai birilli 🙂 Insomma, adrenalina a mille.

Da non dimenticare l’animazione musicale curata da Radio 105 con la partecipazione di Alvin e Dj Giuseppe.

In chiusura di giornata, gara di Abarth da competizione.

Per chi volesse ho creato un set sul mio account Flickr con alcune delle le foto che ho scattato, che potete trovare anche qui sotto 🙂

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10 buone ragioni per trasferirsi in California (e magari lavorare da Google)

the_eagles_hotel_californiaCi sono cose che mi farebbero partire per la California (destinazione Silicon Valley) domani mattina. Qui ne elenco 10, ma potrebbero essere molte di più.
Disclaimer: tutte le cose che ho scritto qui di seguito sono tratte dalle interessantissime chiacchierate con Antonio, mio carissimo cugino di secondo grado, ingegnere in Google da ormai due anni e trasferito in terra a stelle e strisce da dodici.

  1. Lavorare con una connessione 20 mbps (occhio, non mbit) GARANTITA
  2. Essere pagati ogni due settimane invece che ogni mese
  3. Avere a disposizione 13 ristoranti etnici interni al Googleplex in cui scegliere dove pranzare (gratis, ovviamente)
  4. Poter usufruire di: piscine, campi da beach volley, campi da basket, ecc. da utilizzare previa prenotazione anche durante l’orario di lavoro.
    N. B. La piscina è aperta h24 ed è regolarmente controllata da un bagnino
  5. Vedere Sergey e Larry (fondatori di Google), che in due fanno 34 miliardi di dollari di capitale personale, girare in bici tra i palazzi dell’Headquarter o al massimo girare con una Toyota Prius
  6. Vedere Sergey e Larry parlare per 20 minuti ogni venerdì per il TGIF (Thanks God It’s Friday), e poi concludere  con un aperitivo in cui è possibile parlare tranquillamente con due persone che hanno fatto e stanno facendo la storia del web
  7. Avere l’assicurazione pagata dalla propria azienda
  8. Avere l’abbonamento ADSL casalingo pagato dalla propria azienda
  9. Avere un capo che si incazza con te perchè tu non richiedi una promozione.
    Qui ci sarebbe un capitolo da aprire: in Google decidi tu quando essere promosso. Se dimostri con i fatti (e non con i contatti) di aver fatto un buon lavoro e alcune persone che tu indichi lo riconoscono, i capi NON possono opporsi alla tuo passaggio di livello. Molto 2.0, no? 🙂
  10. Avere dal 1 Gennaio al 31 Dicembre una temperatura tale che nel tuo guardaroba l’indumento più pesante è una felpa di cotone.

Cavolo, mi rendo conto di aver detto solo la metà delle cose che mi sono state raccontate da Antonio, ma il titolo impone di fermarsi a dieci e così faccio Tongue out

Che dite, vi sembrano motivi sufficienti?