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8 regole per una presentazione vincente

8 regole per una presentazione vincente

Arrivate nell’ufficio del cliente, estraete il vostro notebook, lo collegate al video proiettore, state per cominciare la vostra presentazione. La tensione è alta, avete passato settimane a curare ogni parola, ogni immagine, ogni margine, cambiando più volte la scaletta delle slide fino a trovare l’alchimia perfetta. Avete la certezza di poter stupire tutti con la vostre idee sul progetto web che state proponendo.

Siete sicuri di aver curato tutto nei minimi dettagli? Oggi vi regaliamo 8 (fare le solite “dieci regole” ci è sembrato un po’ troppo inflazionato”) semplici trucchi per rendere le vostre presentazioni efficaci.

  • Andate oltre. Per ottenere una presentazione che possa lasciare chi vi ascolta senza parole non è sufficiente preparare una serie di slide che si alternano con transizioni mozzafiato. Occorre stupire, facendo vedere che sapete andare oltre i grafici e le frasi ad effetto che state proiettando. Studiate, documentatevi, siate sempre aggiornati.
  • Evitate l’overload informativo. Dare troppe informazioni porta con sè almeno due aspetti negativi: innanzi tutto rende nulla la vostra presenza (se tutto quello che dovete dire è scritto nelle slide, cosa presentate a fare?). In secondo luogo escludete la possibilità di aprire un dialogo con i vostri interlocutori, saltando a piè pari la fase più stimolante e costruttiva.
  • Allenatevi a presentare. Alcune persone hanno una propensione naturale al public speaking, riuscendo a catturare l’uditorio semplicemente con la gestualità o con il ritmo usato per scandire le parole. Se voi non siete tra questi fortunati, allora è il caso che vi alleniate per migliorare la vostra esposizione. Evitare noiose ripetizioni ed eliminare le pause snervanti tra una parola e l’altra è il primo passo verso la gestione della presentazione.
  • Evitare la comicità. Non siete Steve Jobs, i vostri interlocutori non pendono dalle vostre labbra per il solo fatto che state parlando. E, soprattutto, non si aspettano di divertirsi ascoltando le vostre parole. Pretendono solo di capire in modo chiaro quello che avete da dire. Evitate quindi battute forzate (stiamo parlando di presentazioni aziendali o no?) e cercate di mantenere sempre un tono professionale.
  • Proponete esempi solo quando servono davvero. A volte spiegare un concetto grazie ad un esempio è davvero illuminante e sottolinea la veridicità delle cose che state esponendo. L’importante è non abusarne, altimenti rischierete di passare per una persona non troppo sicura di ciò che afferma.
  • Mettete al centro chi vi ascolta. Ehi, non penserete di essere i protagonisti della presentazione, vero? Quando esponente un nuovo progetto siete come un sarto che sta confezionando un abito. Avete in mente i colori, scelto il materiale, individuato gli accessori, ma le misure non le dovete prendere su di voi, ma sul vostro cliente. Il vestito è per lui. Voi siete al loro servizio, non il contrario.
  • Parlate chiaro. Ok, siamo d’accordo che alcuni termini in English, facciano la loro bella figura. Ma siete certi che chi vi ascolta stia capendo tutto perfettamente? La maggior parte delle volte è proprio qui che si decide il successo e il fallimento di una presentazione: più riuscirete a farvi capire, più sono alte le possibilità di avere un feedback positivo.
  • Viva la semplicità. Alla sola pronuncia di “Powepoint” ad alcuni dirigenti viene la pelle d’oca. Se proprio non potete farne a meno cercate perlomeno di farcirle il meno possibile di testo ed usate il visual in modo intelligente. Se invece volete non passare inosservati, beh, seguite il primo punto di questo elenco e stupite chi vi ascolta con qualche trovata fuori dalle righe.

Di Matteo Galli

Classe '83. Le cassette prima le ho usate con un Commodore 64 e solo dopo in un Walkman. Connesso dal 1993, senza soluzione di continuità. Interista integralista. Apple addicted. Milanese di nascita. Partenopeo d'adozione.
Head of Communication in bSmart Labs e consulente di comunicazione digitale con particolare focus sui liberi professionisti e le micro imprese.