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I 9 comandamenti del provetto networker

networkSfogliando quotidianamente i miei feed trovo questo interessantissimo post sul blog di Luigi Centenaro che, adoperandosi in un’utilissima traduzione da Guy Kawasaky, ripropone le 9 regole per un perfetto Networker, cioè colui che ritiene la rete di contatti fondamentale per la propria attività.

Ho provato ad inserire qualche piccola considerazione personale tra le linee.

Ecco, dunque, le nove regole:


  1. Capire l’obiettivo. Darcy Rezac nel suo libro, “The Frog and the Prince“, ha scritto la miglior definizione del mondo del networking: “Scopri quello che tu puoi fare per gli altri”. In questo concetto risiede l’80 per cento del lavoro: i grandi Networker vogliono sapere cosa possono fare per te, non quello che tu puoi fare per loro. Se capisci questo, il resto è automatico.

    Punto fondamentale: inutile cercare contatti se non si hanno le idee chiare. Un contatto senza un’intenzione definita alla base è un contatto sprecato.


  2. Esci fuori. Il Networking è uno sport analogico, di contatto. Non puoi farlo da solo via telefono o computer dal tuo ufficio. Magari li odi, ma sforzati di andare alle fiere, alle convention, ai seminari. E’ difficile che tu chiuda un grosso ordine con qualcuno che hai conosciuto solo online su MySpace o Skype. Esci e vai a stringere mani!

    Per quanto la Rete possa essere uno strumento di gestione efficace delle relazioni niente è sostibile ad un punto di contatto fisico, “analogico”. Una stretta di mano è sicuramente più coinvolgente di un “follow” su Twitter o di un “Subscribe” su FriendFeed.


  3. Fai delle buone domande e poi chiudi la bocca. Il marchio di un buon conversatore non è quello di parlare tanto. E’ quello di far parlare tanto gli altri. Così i buoni Networker sono bravi ad ascoltare, non a parlare. Fai domande leggere tipo: “Cosa fai?”, “Da dove vieni?”, “Come mai a questo evento?”. Poi ascolta e stai zitto: ironicamente sarai ricordato come una persona interessante!

    E’ consigliato abbandonare la logica “broadcast” quando si vogliono creare relazioni. Tutti sono soggetti, e tutti hanno qualcosa da dire. Occorre essere equilibrati, altrimenti si rischia di trasformare le conversazioni in interrogatori.


  4. Svela le tue passioni. Parlare di lavoro e basta è noioso. I buoni Networker svelano le loro passioni dopo che ti hanno conosciuto. I grandi Networker fanno leadership tramite le loro passioni. Le tue passioni ti renderanno una persona interessante: farai una buona impressione come l’unica persona che non parla solo dei chip 802.11 ad una conferenza sul WI-FI. Per quanto mi riguarda, se mai ci incontrassimo, le passioni sono: i bambini , il Macintosh, gli orologi Breitling, la fotografia digitale e l’hockey.
  5. La condivisione delle passioni, a mio avviso, sono una variabile strategica quando si vogliono creare i contatti. C’è più possibilità che scatti “feeling lavorativo” tra due persone che hanno interessi comuni, piuttosto che tra due che non hanno nessun punto di contatto.


  6. Leggi voracemente. Per essere un buon Networker devi leggere avidamente e non solo le riviste più note, PC Magazine o il Corriere della sera. Hai bisogno di avere un’ampia base di conoscenza cui accedere durante le tue conversazioni. Anche se sei pateticamente senza passioni, puoi almeno essere ben documentato e capace di discutere su una certa varietà di argomenti.

    Poco da dire: conoscere un po’ di tutto è FONDAMENTALE. La flessibilità intellettuale è un’oggettiva arma vincente.

  7. Follow up. Lungo il corso della mia carriera ho dato via migliaia di bigliettini da visita. Ad un certo punto ho capito di essere fuori di testa, perché se tutte quelle persone mi avessero scritto o chiamato, non sarei riuscito a combinare più nulla. L’aspetto divertente è che raramente le persone l’hanno fatto. Francamente non riesco a capire perché le persone chiedano il mio bigliettose poi non fanno seguire una richiesta di contatto. I grandi Networker fanno seguito al primo incontro con un contatto entro le 24 ore successive, anche solo per una breve email: “E stato bello incontrarti. Spero si possa fare qualcosa insieme. Spero che il tuo Blog vada bene. Fantastici i tuoi orlogi Breitling. Ho due biglietti per la finale di Stanley Cup (NdT: Hockey) che volevi vedere“. Includi almeno una cosa che mostri al tuo interolocutore che non stai solo mandando una mail predefinita…

    Mai richiedere un contatto se poi non è consapevoli che quella persona andrà richiamata. I biglietti da visita sono porte aperte su possibili opportunità, non sono da collezionare in album come le figurine dei calciatori.


  8. Fai in modo che sia semplice contattarti. Molte persone che vogliono essere grandi Networker, ironicamente, non rendono la cosa semplice. Non portano con se un bigliettino da visita, non hanno numeri di telefono o email. Anche se te lo danno, spesso è scritto in caratteri piccoli in grigino. Favoloso se vuoi contattare dei teenager, ma se vuoi che gente vecchia, famosa e ricca ti scriva o telefoni, è meglio che i tuoi dati siano belli in vista.

    A volte mi chiedo cosa servano dei bigliettini da visita che per l’80% della loro superficie sono perfettamente bianchi. L’indirizzo mail (quando c’è) è relegato in basso a destra, in un angolino. Interessante, su questo punto, un post di Luca Sartoni.


  9. Fai favori. Una delle cose he più mi piace nella vita è quella di aiutare gli altri; penso ci sia un gran tabellone Karmico nel cielo. Dio tiene traccia del bene che fai ed è particolamente felice quando fai favorisenza aspettarti nulla in cambio. Ripaga sempre. Sappi che credo molto anche a ritornare i favori a coloro che ti hanno aiutato in passato.

    Nulla da dire, sono anche io così, di carattere.


  10. Chiedi i favori indietro. I bravi Networker fanno favori, ma li ritornano anche. Invece i grandi Networker chiedono i favori indietro. Ti potrà sembrare confuse, non è meglio lasciare che qualcuno stia indebitato con te? La risposta è no. Lasciare che qualcuno si senta in debito mette una grande pressione nel vostro rapporto. Qualsiasi persona decente si sentirebbe in colpa e in dovere. Chiedendo il ritorno di un favore, rimetti a posto le cose, diminuisci la pressione e ti riconfiguri per un nuovo round di dai e ricevi. Dopo un po’ di queste fasi diventate grandi amici e siete maestri nell’arte del Networking.

    D’accordo anche su questo, a patto che non si basi tutto sul continuo indebitamento/sdebitamento 🙂

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Di Matteo Galli

Classe '83. Le cassette prima le ho usate con un Commodore 64 e solo dopo in un Walkman. Connesso dal 1993, senza soluzione di continuità. Interista integralista. Apple addicted. Milanese di nascita. Partenopeo d'adozione.
Head of Communication in bSmart Labs e consulente di comunicazione digitale con particolare focus sui liberi professionisti e le micro imprese.