Andiamo subito al punto: per guadagnare con il tuo blog e con i tuoi canali social devi avere un buon piano di content marketing.
Non sai cosa è il content marketing? Vediamo di spiegarlo con altre parole.
Un po’ di tempo fa hai lanciato il tuo sito e ti sei messo in testa di pubblicare articoli molto approfonditi su un settore che conosci bene. Hai strutturato un piano editoriale nei minimi particolari, senza lasciare nulla al caso. Ogni volta che posti un nuovo contenuto curi maniacalmente il rilancio sulla tua pagina Facebook o canale Twitter. Magari hai messo in piedi anche una newsletter dedicata a chi vuole essere sempre aggiornato sugli argomenti che tratti.
Il tuo obiettivo è, ovviamente, quello di far crescere il traffico per poterlo monetizzare e guadagnare dagli sforzi che stai facendo.
Bene, se svolgi una o più delle attività appena descritte stai già facendo del content marketing, anche se forse non ne sei consapevole. E se ancora non ci credi, qui puoi leggere cosa dice Wikipedia a riguardo.
A chi serve il content marketing?
Non esiste un vero e proprio “target” per il content marketing. Se hai scelto di avere un sito o di essere presente sui social è perché hai come obiettivo quello di farti conoscere a più persone possibili cosa che è diventata sempre più difficile se consideriamo l’enorme mole di informazioni nella quale ormai siamo immersi.
Inoltre, una buona strategia di creazione e diffusione dei contenuti ti aiuterà a creare un’audience affezionata che ti prenderà come punto di riferimento del settore o dell’argomento che tratti.
E a loro volta cominceranno a far girare la voce alle persone della loro rete perché ritengono utili le informazioni che trovano sul tuo blog o suoi tuoi profili social. Chiaro il circolo virtuoso, ora?
Coobis: farsi pagare per scrivere articoli o condividere contenuti
Anche io sto sperimentando, qui su matteogalli.com, un servizio specializzato in content marketing: Coorbis.
Si tratta di una piattaforma che fa incontrare chi ha un blog o dei canali social particolarmente frequentati e chi invece vuole veicolare il proprio prodotto e servizio pagando per la pubblicazione di articolo, un post o un video.
Il vantaggio è per entrambi: gli editori (bloggers, youtubers, star di Instagram, ecc) hanno l’opportunità di guadagnare con la loro attività online, mentre gli inserzionisti possono veicolare le informazioni sul proprio brand avendo la garanzia di parlare ad un pubblico molto selezionato e con interessi molto specifici, ottimizzando al massimo il ritorno dell’investimento pubblicitario.
Non mi dilungo a spiegare nel dettaglio il funzionamento di Coobis che invece è illustrato molto bene nel video qui sotto.
Non solo blog: puoi guadagnare anche con i social o semplicemente con la tua passione per scrivere
Coobis non si occupa solo di far da tramite tra editori e inserzionisti commissionando esclusivamente la pubblicazione di articoli sul proprio blog.
È sotto gli occhi di tutti come in realtà siano i social siano ormai le piattaforme preferite di pubblicazione dei contenuti anche da chi ha la fortuna di avere audience molto vaste: ci sono marchi famosi che pagano migliaia di euro anche solo per essere citati da influencer con milioni di followers.
Non hai un blog e preferisci non esporti sui social? Nessun problema, su Coobis puoi metterti a disposizione anche come writer su commissione.
Gli editori, su Coobis, hanno la facoltà di indicare anche gli altri canali di pubblicazione (chiamati Risorse, nome a dir la verità non chiarissimo) che mettono a disposizione degli inserzionisti.
Gli editori hanno la massima libertà di scrivere, creare immagini o girare video come meglio credono e devono rispettare delle scadenze precise per la consegna del contenuto. Chi ha commissionato il lavoro può accettare ciò che è stato creato o chiedere delle modifiche all’editore che può accoglierle o rifiutarsi.
Fino ad ora, nelle poche opportunità che ho avuto con Coobis, non mi è mai stato chiesto di cambiare nulla di ciò che avevo scritto.
È giusto farsi pagare per pubblicare contenuti sponsorizzati sul proprio blog o canale social?
Come al solito ci sono pareri contrari: chi non accetterebbe mai di farsi pagare per pubblicare qualcosa su indicazione di un’azienda per paura di essere considerato un markettaro, mentre altri non ci vedono niente di male.
Io mi schiero con il secondo gruppo (difficile da immaginare, eh) ma aggiungo: decido di accettare proposte di contenuti pagati solo se mi rendo conto che il contenuto che mi è stato chiesto di produrre incontra i miei interessi e soprattutto può essere un contributo potenzialmente utile alle tre persone che si interessano a quello che faccio.
In questo specifico ho accolto con favore l’invito di Coobis a promuovere la sua piattaforma di content marketing: perché privarsi della possibilità di guadagnare qualche soldino sfruttando la passione della scrittura?