Categorie
Design Web

16 regole per una UX Writing efficace

La UX Writing è l’attività che si occupa di scegliere i testi dell’interfaccia che guidano gli utenti durante la loro navigazione all’interno del prodotto e lo aiutano ad interagire con esso.
Con testi intendiamo tutti gli elementi che non sono propriamente contenuti ma: bottoni, menu, etichette, messaggi di errore, avvisi di sicurezza, termini e condizioni così come le istruzioni che indicano all’utente come usare il prodotto.

L’obiettivo principale della UX Writing è definire una comunicazione chiara, esplicita ed univoca tra gli utenti e un prodotto digitale.
In questo articolo proverò a elencare qualche consiglio pratico per rendere il più efficace possibile l’attività di scrittura di questi testi.

Perché progettare i testi dell’interfaccia deve far parte del processo di design?

Troppo spesso gli sviluppatori considerano il testo dell’interfaccia utente come qualcosa che appartiene alla fase di documentazione del prodotto. Ho sentito spesso la frase:  “Per prima cosa progetteremo il prodotto, quindi assumeremo qualcuno per aiutarci a scrivere una copia dell’interfaccia utente.”

Un approccio del genere causa spesso problemi che emergono solo in una fase avanzata del progetto: si definisco gli elementi strutturali dell’interfaccia, si disegnano i flussi utente e al posto dei testi ci sono sono dei segnaposto (i famosi “Lorem ipsum“, tanto per intenderci);  il più delle volte, tenere per ultima questa attività evidenzia inconsistenze nella navigazione quando il lavoro è già stato ampiamente avviato, costringendo l’intero team a ritornare sui propri passi per ripensare l’esperienza utente nella sua interezza.
Ecco perché è fondamentale lavorare fin da subito sui testi e a stretto contatto con tutte le professionalità del gruppo di lavoro perché criticità sul copy dell’interfaccia spesso rivela problemi di design.

16 Consigli pratici per scrivere i testi dell’interfaccia

Come detto in precedenza, scrivere i testi di un’interfaccia è un’attività che va di pari passo con il design.  Non è possibile definire delle regole valide universalmente, ma è possibile definire una serie di “buone norme” da seguire che possano aiutare durante questa attività.

1. Essere concisi

Attenzione, essere concisi non vuol dire limitare; significa scrivere testi efficaci con il minor numero di parole possibili senza perdere il significato che si vuole trasmettere. Scrivere testi brevi, ad esempio, ci assicura che il messaggio verrà letto correttamente su schermi di qualsiasi dimensione.

Esempio negativo: Devi fare login prima di poter lasciare un commento all’articolo
Esempio positivo: Fai login per commentare 

2. Stop a lunghi blocchi di testo

Mentre usa un prodotto, l’utente non presta attenzione all’interfaccia perché è concentrato su un altro obiettivo: leggere il contenuto. Ciò significa che i testi della UI devono essere presentati in blocchi brevi ed agili.
Anche in questo caso il consiglio è tagliare tutto ciò che non è necessario: concentratevi sull’essenziale. Mantenete il testo più importante in primo piano e, se possibile, eliminate o riducete al minimo quello che viene dopo.

3. Evitare le doppie negative

Le frasi che contengono due negazioni costringono l’utente ad un overload cognitivo, operazione che aumenta il tempo di codifica del messaggio che si vuole trasmettere.

Esempio negativo: Non voglio rinunciare alla vostra newsletter
Esempio positivo: Voglio iscrivermi alla vostra newsletter

4. Obiettivo sempre in primo piano

Quando una frase descrive un obiettivo e l’azione necessaria per raggiungerlo, iniziate la frase con l’obiettivo.

Esempio negativo: Fai tap sulla foto del prodotto per visualizzare la descrizione
Esempio positivo: Per visualizzare la descrizione del prodotto, fai tap sulla sua foto

5. Scegliere verbi specifici

La nostra lingua non è certo avara di sfumature, anzi. Usate la ricchezza dell’italiano e scegliete i verbi con cura. Ciò ridurrà sensibilmente il tempo di comprensione da parte dell’utente.

Esempio negativo: Clicca qui per gestire le tue foto
Esempio positivo: Clicca qui per salvare le tue foto

6. Scrivere testi consistenti

L’inconsistenza crea confusione (non solo nel design 🙂 ). Un tipico esempio di incoerenza è quando si sostituisce una parola con un sinonimo in diverse parti dell’interfaccia utente.
Ad esempio, se state scrivendo i testi per un sito di trasporti, è sconsigliabile chiamare “acquista un biglietto” e “pianifica un viaggio” per indicare la medesima azione.

Un altro errore comune è rivolgersi all’utente con la prima e la seconda persona singolare all’interno della stessa frase.

Esempio negativo: Cambia le tue preferenze nel tuo profilo
Esempio positivo: Cambia le tue preferenze nel tuo profilo

7. Evitare il gergo o il tecnicismo

Chiarezza e semplicità, chiarezza e semplicità. Questi due qualità devono diventare un’ossessione per chi ha fatto dello UX writing la propria professione. Ciò significa trasformare qualsiasi riferimento tecnico in un’espressione comprensibile da tutti.

Esempio negativo: Errore di sistema (code #2234): si è verificato un errore di autenticazione dell’utente
Esempio positivo: La password che hai inserito non è corretta

8. Usare il tempo presente

Semplice, lineare, sintetico. Non c’è altro da dire.

Esempio negativo: Il video è stato scaricato
Esempio positivo: Video scaricato

9. Prediligere la forma attiva del verbo

L’uso del passivo rende le frasi inutilmente complesse. Evitate di costringere gli utenti a fare uno sforzo di comprensione non richiesto.

Esempio negativo: Il pulsante Cerca deve essere premuto quando si è pronti a cercare un articolo
Esempio positivo: Usa il pulsante Cerca per trovare un articolo

10. Scrivere i numeri… con i numeri

Per scrivere in lettere il numero 2 avrete bisogno di tre caratteri, in numero solo uno. Avete ancora dubbi su quale forma scegliere?

Esempio negativo: Hai due messaggi nuovi da leggere
Esempio positivo: Hai 2 messaggi nuovi da leggere

11. Inserire in primo piano solo i dettagli più importanti

A volte potrebbe essere utile fornire ulteriori informazioni o istruzioni supplementari per gli utenti. Ma troppo spesso tali dettagli sono forniti subito. Troppe informazioni possono disorientare rapidamente gli utenti. Quindi, mostrate le informazioni di dettaglio solo dietro azione un’azione esplicita dell’utente.

Creerete quello che viene definito progressive disclosure, consegnando all’utente il controllo dell’approfondimento.
Nella forma più elementare, questo meccanismo può essere implementato come link “Leggi di più” sull’intero contenuto.

Il progressive disclosure è particolarmente indicato per la progettazione di interfacce mobile, dove la dimensione dello schermo costringe ad esporre solo le informazioni essenziali.

12. Nominare correttamente gli elementi interattivi

Agli utenti non piacciono le sorprese e non gradiscono quando si aspettano una determinata azione e poi ne viene proposta un’altra. Per questo è importante scegliere con cura i testi di elementi cruciali nell’interazione come i bottoni.

Preferite quindi verbi espliciti (Connetti, Salva, Sposta, Elimina) a indicazioni vaghe e generiche (Ok, Sì, Invia).

13. Humor sì, ma con cautela

Molti designer sono spinti a inserire nelle proprie interfacce testi divertenti con lo scopo di coinvolgere maggiormente gli utenti, spostando il piano di comunicativo su un livello più informale.

L’uso dell’umorismo però, come ogni altro elemento della UI, deve essere progettato con rigore, equilibrio e coerenza. È probabile, infatti, che le persone leggano i testi che avete scelto molte volte e i testi umoristici potrebbero sembrare intelligenti all’inizio ma molto irritanti nel tempo (specialmente se si usano toni umoristici nei messaggi di errore). Inoltre, ricorda che l’umorismo in una cultura non si applica necessariamente in altri contesti culturali.

14. Usare un linguaggio coerente con l’ambiente di utilizzo del prodotto

I termini che usiamo per descrivere l’interazione con un’app desktop non si applicano alle piattaforme mobili. Ad esempio, se si progetta un’app per iPhone, non è possibile usare “clic” quando ci si riferisce all’azione. Dobbiamo invece dire “tap“.

15. Usare un linguaggio coerente con l’ambiente di utilizzo del prodotto

Le persone non usano naturalmente la data quando vogliono indicare periodi temporali brevi. Dicono “ieri”. Lo stesso principio può essere applicato alla progettazione di una UI.
Invece di indicare una data, dite “oggi“, “ieri” o “domani“. Ciò aiuta agli utenti a comprendere immediatamente quando si è svolto (o si svolgerà) l’evento senza dover ricorrere ad un calendario.

Ma ricordate che questi termini devono essere usati con cautela perché  possono essere confusi o imprecisi se non si tiene conto delle impostazioni internazionali correnti. Pensate, ad esempio, ad un sito di prenotazione di voli. I termini “oggi” o “domani” potrebbero variare a seconda del fuso orario impostato dall’utente.

16. Usare elementi grafici per aiutare la comunicazione testuale

Gli esseri umani sono creature visive. La capacità di interpretare le immagini è ben radicata nel nostro cervello. In diversi contesti, una semplice icona potrebbe comunicare all’utente un concetto molto complesso da tradurre con le sole parole.

Sfruttate il potere delle immagini ogni volta che è possibile e in ogni caso vi può essere utile.

Conclusioni

Scrivere testi che “parlano” in modo chiaro all’utente è un’attività tutt’altro che semplice. Ma fidatevi, ne vale la pena. Ogni parola inserita nell’interfaccia che progettate è parte di una conversazione con i vostri utenti.

E voi, come designer, avete l’obbiettivo di progettare questa conversazione per essere efficace, chiara ma soprattutto semplice.

Liberamente tratto da: 16 Rules of Effective UX Writing di Nick Babich

Di Matteo Galli

Classe '83. Le cassette prima le ho usate con un Commodore 64 e solo dopo in un Walkman. Connesso dal 1993, senza soluzione di continuità. Interista integralista. Apple addicted. Milanese di nascita. Partenopeo d'adozione.
Head of Communication in bSmart Labs e consulente di comunicazione digitale con particolare focus sui liberi professionisti e le micro imprese.