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Sport

Inter in semifinale di Coppa Italia

Qualche immagine dalle poltroncine rosse di S.Siro.

Serata fredda, ma piena di soddisfazioni 🙂

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Mondo

Diretta video dell'insediamento di Obama

matteogalli.com vi offre la diretta in streaming video dell’insediamento di Obama come 44° presidente degli Stati Uniti d’America.

Dal menu a tendina selezionare SkyTg 24 (diretta in italiano, consigliato) o il canale desiderato.

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Sport

Come si fa a non ridere?

23.15 Milan Channel, “A te” di Jovanotti dedicata a Kakà
Kakà resta al Milan e Milan Channel manda in onda una clip sulle note di «A te» di Jovanotti, con tanto di sfondo nero e scritta a caratteri cubitali «A te»

Ma è una squadra o Uomini e Donne della De Filippi?

C’era una possibilità per i cugini di rifondare e…e l’hanno persa. Tutto è bene quello che finisce bene, soprattuto se termina con una telefonata del nostro (ahimè) Primo Ministro che annuncia al mondo calcistico italialiano che il 22 rossonero rimane a Milano. Neanche fosse l’annuncio dell’armistizio dopo la guerra…

Meglio così, per noi ovviamente. Fino all’ultimo ho sperato che non lo vendessero. Così è stato. E ne sono più che felice. Rimarrano quelli che sono.

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Cinema

Risate con Yes Man

Ieri sera in compagnia di Raffy sono andato a vedere il nuovo film di Jim Carrey, Yes Man. Tante risate con applauso annesso alla fine del film, cosa alquanto insolita negli ultimi tempi…
Commedia godibile e di buon ritmo che esalta le capacità camaleontiche di Jim Carrey di interpretare al meglio tutte le sfumature del personaggio. Lo consiglio a tutti quelli che vogliono passare un’oretta e mezza di risate.

Qui di seguito il trailer ufficiale del film seguito dalla recensione completa trovata sul sito MyMovies.it


Carl Allen è un impiegato divorziato orgogliosamente chiuso nella sua solitudine e insensibile alle richieste altrui. I clienti gli chiedono un prestito e lui lo nega, gli amici gli chiedono compagnia e lui si tira indietro, cercando di farsi bastare un dvd sul divano. Si protegge dai colpi che la vita gli ha dimostrato di saper sferrare, ma quanto altro si preclude così facendo? L’incontro con un ex collega lo convince a partecipare ad un seminario di “positività”, in cui il guru di turno lo esorta a rivoluzionare la sua vita rispondendo di sì ad ogni richiesta. Improvvisamente, si ritrova ad apprendere il coreano, a prodigarsi per un barbone, a presenziare alle feste a tema del capoufficio e ad accettare il passaggio in scooter di una sconosciuta di nome Allison. Carl dice sì all’amore per costrizione, in attesa di dire no alla costrizione in nome dell’amore.

Da qualche tempo, Peyton Reed tenta un rinnovamento della commedia, ibridandola con ingredienti di segno opposto, ma in Abbasso l’amore la strategia spegneva il romanticismo e il film soffocava, stretto nella sua stessa messa in scena, mentre in Ti odio, ti lascio, ti… avveniva l’esatto contrario e il killer assumeva il volto di un naturalismo fatalmente fuori luogo. Con Yes man, Reed fa centro, affidandosi ad un meccanismo sfornacomicità –l’obbligo, per il protagonista, di accettare l’inaccettabile- che garantisce la risata e mantiene sottotraccia tutto l’amaro che il regista era andato cercando per strade solo apparentemente più consone.

Questa volta, dunque, non manca la formula ma non viene meno il cinema, regno del possibile per eccellenza, della creazione di mondi a partire dal nulla, o da un sì. Nonostante la convention capitanata da Terence Stamp costituisca un innegabile punto debole nell’impalcatura motivazionale, talmente “di servizio” che di più non si può, la grandezza di Jim Carrey permette al suo personaggio di liberarsi in un attimo dalle maglie di un percorso troppo scritto: gli basta una smorfia, un sorriso tirato dei suoi, che sembrano voler dire “è tutta una presa in giro e io posso prendervi in giro meglio di chiunque altro” per far reagire commedia scenica e tragedia umana in modo esplosivo.

Nell’impasto di diverse tonalità del comico c’è, poi, il traguardo più difficile e più interessante: lo slapstick facciale del protagonista -che, invecchiato, è meravigliosamente “più scemo” e meno stupido- si scontra vantaggiosamente col ridicolo di Rhys Darby nel ruolo di Norm (nomen omen) e l’eccentrica tenerezza di Allison/Zooey Deschanel e dei testi della sua band, le Munchausen By Proxy. La scena all’Hollywood Bowl, invece, basta a colmare le lacune romantiche di un’intera filmografia.

(mymovies.it)

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Sport

Appiano chiuso per allenamenti

Questa mattina un salto in Banca Popolare di Milano per acquistare due biglietti per Inter – Roma di mercoledì prossimo. A proposito, la partita la vedrò da qui 🙂

Poi direzione Appiano Gentile per vedere gli allenamenti dei ragazzi, ma questo cartello mi attende all’ingresso della tribunetta:

appiano

Mou fà proprio sul serio…